panorama - 11 giugno 2009

A chiamarla è stata lei, la moglie, una donna sui 60 ricca e colta. Lei a pagarle il volo fino a Parigi, a mandarle l'autista all'aeroporto e a riceverla nell'elegante appartamento sugli Champs Elysées. «Abbiamo cenato insieme e poi li ho seguiti in camera da letto» racconta Blu Angy, famosa escort, che da un anno ha riposto i ferri del mestiere per dedicarsi al suo libro (Come fare del bene agli uomini, Einaudi Stile libero). «Hanno fatto l'amore davanti ai miei occhi, io nuda al bordo del letto. Mi sentivo come una statua, un semplice aiuto alla loro fantasia».

Una nuova rivoluzione sessuale è cominciata, ci sono uomini e donne convinti che per fare l'amore non basta rotolarsi tra le spighe di grano. Il sesso è performance, mettersi alla prova, qualcosa che si fa meglio se aiutati.
E così il sesso richiede sempre più spesso l'«aiutino». Dal Viagra al vibratore Gigi e tutti i suoi simili, ovvero i sex toy di design da esibire anche al collo. Il sesso si potenzia con la chirurgia plastica, si risveglia con la «girl-friend experience» (così si intitola il film di Steven Soderbergh su una escort pagata per fingere di essere una fidanzata), con uno spogliarello a domicilio che ha sostituito la solita pizza.
Si rinfresca nei villaggi vacanze degli scambisti come Cap d'Agde in Francia o, per gli irriducibili, torturandosi amorevolmente a vicenda a una festa sadomaso.
«Il sesso è sempre più virtuale e artificiale» lamenta Marco Rossi, sessuologo e psichiatra. «Se l'aiutino c'era anche un tempo, oggi è diventato un sostituto, senza il quale pare non sembra si possa combinare nulla». Visione idraulica della sessualità secondo la psicorerapeuta Chiara Simonelli: «Un'ipertecnicizzazione, che noto nelle domande crescenti dei miei pazienti, precise su posizioni e famarci».
Gli aiutini per eccellenza restano il Viagra, il Cialis o il Levitra, usati anche dai più giovani. Ma solo il 2 per cento degli italiani ammette di avvantaggiarsene. Con effetti comico-devastanti, come racconta Franco Trentalance, attore hard, anche lui passato alla scrittura con il romanzo appena uscito per la Castelvecchi, Trattare con cura. «Un mio amico mi chiese di procurargli una pillola per una serata con una donna che non conosceva. Si innamorarono e lui pensò che a quel punro poteva bastare l'amore. Non per lei che, anzi, iniziò a pensare di non piacergli più. Lui? Continuò a fare sesso dopato pur di non perderla».
D'altronde anche il marchese De Sade si aiutava con la cantaride, una sostanza afrodisiaca. «Il sesso è cambiato, è diventato un supermarket di occasioni. Con la stessa mentalità di quando prendiamo gli anabolizzanti in palestra», per Rossi, «si attaccano a qualunque cosa: dalla pizza a base di ingredienti afrodisiaci all'anguria, che uno studio aveva definito come coadiuvante naturale, fino al sexstasy, viagra ed ecstasy in un cocktail micidiale».
Uomini che prendono il Viagra di nascosto e donne in balia dei vibratori?

A curiosare nei sex shop, sempre più simili al trendy store Colette a Parigi, sembrerebbe di sì. Da Zouzou a Roma, fra lingerie preziose, candele che si trasformano in olio da massaggio, i celebri (e piccoli) Jimmy Jane, vibratori di platino, come quello visto al collo della desperate housewife Eva Longoria, spicca il pezzo cult: Gigi. Fucsia e nella forma che ricorda l'attrezzo usato dalle nonne per sbattere lo zabaione, è il più venduto del momento.
«Duecentomila pezzi solo nell'ultimo anno» informano dall'azienda svedese Lelo. Funziona? Benone, sostengono le sue fan, se lo usi poi è un problema tornare a uscire con un uomo di sera. «Insomma, oggi li chiamano sex toy, ma in fondo gli uomini ci hanno sempre chiesto di infilarci qualcosa dentro» dice sbrigativa Catherine Millet, scrittrice, critica d'arte, ora in libreria con il suo ultimo libro Gelosia (Mondadori). E la memoria va al celebre film di Alain Robbe-Grillet Spostamenti progressivi del piacere, dove una zucchina era protagonista di una sequenza che colpiva. «La vera rivoluzione è che le donne sono più libere, più aperte a nuove esperienze, con più potere. È un buon momento per noi, meno per gli uomini. Sono in difficoltà, non capiscono e si trovino costretti a seguirci» dice Millet.
I maschi accettano con più facilità di condividere uno spettacolo di spogliarello dal divano di casa. «Negli ultimi cinque anni c'è stato un aumento notevole di richieste di striptease a domicilio» racconta J.T, da 20 anni organizzatore di spettacoli erotici. Un'ora, tra strip e convenevoli, per 300 euro. «Mi cercano coppie giovani, anche con meno di trent'anni».

Aiutini e aiutoni Per Lui • Le pillole: Viagra, Cialis, Levitra • L'allungamento del pene. • La «girl-friend experience». Per Lei • Sex toy nuovi, come il vibratore Gigi, il più venduto. • G-spot amplification, per trovare finalmente il punto G. • Gel stimolanti e creme che facilitano il piacere. Per la Coppia • Vacanza scambista a Cap d'Agde (Francia). • Candela che si trasforma in olio da massaggio di Jimmy Jane.

Valentina Demy, 46 anni, nonna felice, lavora con J.T e nel cinema porno. «Le serate private sono capitate anche a me» racconta «ma stiamo cambiando, una volta bastava poco, un reggicalze e i tacchi a spillo. Oggi tutti cercano situazioni più aggressive, violente, il lato B è una richiesta corrente».
Anche a Roy, gigolò in cashemere, le richieste arrivano da giovanissime. «Alcune mi chiamano su consiglio dello psicologo. Sono loro a consigliarci come aiutino, per sbloccare situazioni difficili».
La grande novità nel mondo delle escort, afferma Grazia Visconti, autricece del libro inchiesta Escort life (Aliberti), «è la girlfriend experience, quella che ti dà una fidanzata più che una prostituta. Un'illusione che aiuta».
Molti uomini hanno bisogno del sogno, sono sempre più insicuri. Il 20 per cento della popolazione maschile italiana non si trova a suo agio con le proprie misure. Spiega il chirurgo sessuale Alessandro Littara, il primo a importare le tecniche del californiano David Matlock. «In Italia ci sono circa 80 mila richieste all'anno di interventi per l'allungamento o ingrossamento del pene».
Ma la vera sorpresa sono le donne, che una volta andavano a tagliarsi i capelli facendo vedere sul giornale come li volevano, oggi entrano da Littara con Playboy in mano indicando a chi vogliono assomigliare nell'intimità. «Sempre più spesso vengono a chiedere dal ringiovanimento vaginale alla G-spot amplification, nuova tecnica per aumentare il piacere femminile. Quest'anno sono già 80 gli interventi di questo tipo. Ma in America è un boom, sarà come il seno, tutte si rifaranno anche lì sotto».

Sopra, Betony Vernon: «profetessa» del piacere,
ha inventato i gioielli erotici.

Stufe di partner che per trovare l'elusivo punto G hanno bisogno delle coordinate geografiche, le donne hanno deciso di darselo da sole, l'aiutino. Un'iniezione per gonfiare il punto G costa 1.000 curo e va ripetuta ogni sei mesi. Così ha fatto Elena M., 41 anni, e le si sono aperte le porre del paradiso. «L'ho fatto solo per me stessa. Gli uomini? Ormai sono più complicati di noi. E se hanno una défaillance la storia è sempre la stessa: sei troppo bella, sono troppo innamorato. Ma chi ci crede più?».

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