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Escort life/ Non solo sesso: oggi c'è la girlfriend experience. Così internet cambia il lavoro più vecchio del mondo
Sabato 07.06.2008 17:50
di Nicole Cavazzuti
La prostituzione? Il lavoro più vecchio del mondo. Che con l’avvento del web si sta trasformando però vorticosamente. Con un ritorno al passato, per dirla come Vico. Perché le squillo oggi si sono sdoganate dall’immagine “sporca”.
E questo vale anche per gli uomini, i gigolo, sempre più richiesti, “anche solo per parlare”. “Chi pensa che il voyerismo, e non solo quello, sia ancora esclusivamente appannaggio di una cultura maschile, si sbaglia. Il mondo è pieno di donne che si prendono una pausa tra un consiglio di amministrazione e una riunione, signore annoiate e desiderose di evadere dalla routine coniugale, ma anche giovani pulzelle accomunate dal piacere di guardare, scegliere, prenotare e incontrare un gigolo”, osserva infatti Grazia Visconti, autrice del libro inchiesta “Escort life”, realizzato intervistando squillo e gigolo di lusso, docenti universitari ed esperti del settore.
Dopo le case chiuse (abolite nel 1958), in Italia è esploso il fenomeno delle clacson-girl, le lucciole sedute in automobile negli anni Sessanta e Settanta (durante il periodo della Dolce Vita); poi negli anni Ottanta è stato boom per le call-girl. Oggi è il momento d’oro delle escort. Addio squillo di strada, quindi, “con una società sempre più connessa, gli incontri adesso avvengono più spesso sul web che sulla strada”, sottolinea Francesco Bruno, docente di criminologia e psicopatologia forense a La Sapienza di Roma.
Ma “la novità assoluta dell’era del web è che la prostituta non è più vista come una persona sporca e malvagia, ma come una sorta di guida spirituale. Un po’ alla vecchia maniera, se vogliamo, come nella Grecia antica erano considerate le prostitute sacre e quelle di lusso. La escort oggi ascolta, parla e qualche volta consiglia i propri clienti, guadagnando intorno ai 10mila euro al mese", scrive l'autrice di "Escort Life".
Ma non c'è solo il sesso: "Di nuovo ci sono anche le girlfriend experience, le prestazioni che prevedono compagnia di una escort in qualità di fidanzata o amica. Un incontro che si basa soprattutto sul dialogo” racconta Grazia Visconti, che non ha dimenticato di sentire anche un nutrito numero di nomi celebri del panorama della cultura e dello spettacolo italiano per sapere cosa pensano dell’amore e della prostituzione ai tempi di internet.
Un sito di escort
Tra questi, il grande regista Dino Risi, scomparso a 91 anni nelle scorse ore, commentava: “Internet non ha portato una grande novità, le accompagnatrici esistono da sempre. Anche Hitler quando venne e Roma chiese l’accompagnatrice. Il web ha reso solo un po’ più privata la casa di tolleranza, ma la minestra è sempre la stessa”. Mentre l’attrice Francesca Neri, 44 anni, osserva: “Le nuove tecnologie hanno risolto il problema della difficoltà di conoscere gente nuova. Prendiamo i piccoli centri abitati, dove le persone non avrebbero occasioni di fare incontri... hanno grandi vantaggi. E poi grazie al web ci si può anche innamorare. Conosco tante persone che hanno vissuto questa esperienza: alcune stanno ancora insieme”.
E ancora, l’attrice Anna Valle, 33 anni, ammette: “Non ho mai fatto sesso virtuale, indossando una tuta con tanti elettrodi, ma deve essere divertente. Perché non provarla una volta?”. Della stessa opinione il musicista e showman Renzo Arbore, 71 anni, che dice: “Per curiosità proverei a fare sesso virtuale, per vedere cosa succede”.
Grazia Visconti
"Escort Life"
Aliberti editore - Prezzo 16,50 euro
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